
Metodo Certificato® - Assimilazione Intuitiva
I VANTAGGI DI STUDIARE LE LINGUE DA “PICCOLI” E I VANTAGGI DI STUDIARLE DA "GRANDI"
- DA “PICCOLI”
L’esperienza di bilinguismo nei bambini si riflette in una serie di effetti positivi in ambiti sia linguistici sia cognitivi:
- Maggiore conoscenza spontanea della struttura del linguaggio
- Maggior abilità di distinguere tra forma e significato delle parole
- Maggiore flessibilità mentale e capacità di multitasking
- Più precoce consapevolezza
- Al bilinguismo nei bambini vengono anche associati un aumento della capacità artistica
Alcuni risultati preliminari suggeriscono, il bilinguismo nell’infanzia comporti vantaggi cognitivi nella terza età, essendo i parlanti bilingue in qualche modo protetti dal declino delle funzioni cognitive che in genere accompagna l’invecchiamento e comunque con effetto ritardato.
- DA “GRANDI”:
Ci sono persone che sono riuscite ad apprendere e a padroneggiare una nuova lingua in relativamente poco tempo iniziando a studiarla a 30, 40, 50 e persino a 70 anni! John Brier ha scritto nell’interessante saggio “Il mito dei primi tre anni” che non esiste realmente un'età perfetta per imparare una lingua. E dalla fine degli anni Novanta gli studiosi dell’apprendimento linguistico hanno ormai bandito dal loro vocabolario frasi come: “Non è possibile per un adulto imparare una nuova lingua”, “Ormai è troppo tardi”, “Alla sua età è difficile”. Noam Chomsky afferma in più saggi come il nostro cervello abbia anche una capacità linguistica "biologica", che chiama "language acquisition device", che permette di apprendere una lingua senza studiarne prima le regole grammaticali.
Quali sono questi punti di forza:
Motivazione: Nuove condizioni lavorative, la necessità di spostarsi in altri paesi, lavorare con stranieri che arrivano come turisti o controparte commerciali sono una grande motivazione. Quando è indispensabile farsi capire, questo è uno stimolo straordinario a imparare una nuova lingua. Anche le relazioni affettive sono un grande sprone, basta pensare quant’è più facile imparare la lingua del proprio ragazza/o, compagna/o o dei figli adottivi!
Concentrazione: Gli adulti non sono distraibili come i bambini e gli adolescenti. Possono imparare una lingua davanti a un caffè, in un bar, a cena fuori o in un locale, purché abbiano il giusto interlocutore possono “stare sul pezzo” per ore.
Esperienza di vita: Grazie a una maggiore conoscenza del mondo, gli adulti hanno una capacità di comprendere il significato delle situazioni, delle azioni e quindi anche delle parole a esse collegate.
Basi linguistiche: Gli adulti conoscendo già bene la propria lingua, spesso anche un dialetto o una seconda lingua come accade in molte regioni d'Italia (ladino, tedesco, francese occitano, grecanico, albanese, lingue sarde e così via) non partono da zero ma hanno una base di parole comuni a tante lingue (francese, spagnolo, portoghese, rumeno), mentre per l’inglese tanti termini sono ormai entrati nel vocabolario quotidiano (computer, mouse, week-end, show, business, marketing, call, what, pad, phone, device, hallo, happy, birthday, Christmas, game, play, football, corner, volley, basket e così via). Anche la conoscenza del latino aiuta nell'uso delle coniugazioni di verbi e parole, come nel russo e nel tedesco.
Conoscenza dei suoni: Il proprio accento è molto difficile da perdere, oggi gli studiosi ritengono che non sia neanche necessario poiché parte integrante della propria identità e legame con le proprie origini. Gli adulti possono comunque raggiungere una buona pronuncia di una lingua straniera grazie anche alla conoscenza di molti più suoni di quanti non usino normalmente e che vengono “rispolverati” all’occorrenza.
Saper leggere e scrivere: Un altro vantaggio è poter fare collegamenti fra i suoni delle varie lingue aiutati dal fatto di saper scrivere e leggere, quindi di utilizzare una memorizzazione “visiva” dei suoni e delle parole. A volte sapere come si scrive una parola aiuta a ricordarla.
Linguaggio del corpo: Molti studiosi hanno parlato della “comunicazione non-verbale”, le espressioni del viso, i gesti, i movimenti delle mani che sono senz'altro un punto di forza degli adulti, che in molte situazioni riescono a cavarsela bene sopperendo alla mancanza di termini con i gesti, a cui associano le parole in un secondo momento.
Autonomia e possibilità economiche: Mentre i bambini e i ragazzi sono limitati e vincolati alla volontà e alle possibilità economiche dei propri genitori, gli adulti in questo sono più liberi. Questi ultimi possono scegliere di fare un viaggio o di lavorare un anno all’estero mantenendosi mentre imparano la lingua, possono incontrare un madrelingua per fare conversazione in un caffè oppure usare il computer per trovare sconosciuti con cui dialogare.
Regole e grammatica pratica: È fuor di dubbio che la grammatica vada studiata ma, a differenza di adolescenti e bambini, gli adulti non hanno necessità di apprendere una lingua in classe. Hanno invece bisogno di imparare a comunicare in funzione del lavoro che svolgono o che vogliono fare o con l'obiettivo di cavarsela nella vita quotidiana, al supermercato, sui mezzi pubblici, dal benzinaio. Devono quindi esercitarsi in un contesto più concreto, abbinando la conoscenza grammaticale al suo utilizzo pratico. Imparare sì la grammatica ma parlando nella vita quotidiana.
Corsi di lingua “ad hoc”: Se si sceglie di fare un corso di lingua deve essere incentrato sui propri interessi e finalizzato all’attività che si andrà a svolgere o a cui si ambisce.
Infine, mai scoraggiarsi. La componente psicologica è fondamentale, aiuta a vincere l’imbarazzo della pronuncia, accettare lo scarso vocabolario iniziale che fa sentire limitati nell’esprimere idee e pensieri, la paura di essere fraintesi, di risultare buffi o impacciati. Come quando si torna in palestra dopo tanto tempo o s’inizia un corso di tennis lasciato da ragazzini o, ancora, si decide di andare a correre dopo mesi di fermo.
Un po’ di leggerezza e un approccio giocoso aiutano molto. L’importante è iniziare, meglio se con un/a madrelingua competente, spiritosa/o e paziente.